domenica 12 maggio 2019

Nella cattiva sorte di Giustina Gnasso - Segnalazione

Titolo: Nella cattiva sorte
Autore: Giustina Gnasso
Genere: Nero Italiano
Disponibile in: E-Book a 2,99
Casa editrice: Delos Digital
Data di pubblicazione: 2 aprile 2019
Pagine: 149
Trama: 
Un vegetariano misogino a cui saltano facilmente i nervi, una giovanissima e cinica prostituta, uno spacciatore ossessivo compulsivo, un ragazzino che gioca a fare l'adulto: sono la banda di rapinatori peggio assortita e disorganizzata di Milano, ma hanno un piano così stupito che potrebbe funzionare.
Estratti:
1
Per Nico ci sono due tipi di cattivi: quelli che sanno di esserlo e quelli che non sanno di esserlo. 
I primi possono, col tempo, diventare buoni, i secondi sono senza speranza. 
Lui appartiene al primo gruppo. 
Nel secondo ci sono i peggiori. Dal loro punto di vista sono sempre nel giusto. Hanno un concetto molto personale di bene e male. Probabilmente sono quelli che governano l’intero mondo, perché per avere potere non basta essere cattivi, bisogna non sapere di esserlo. 


2
La stanza di Mingo è arredata in modo minimale: un armadio in noce a cui manca un’anta, una scrivania di compensato color rovere e un comodino nero che ha trovato vicino a un bidone dell’immondizia.  Quel giorno era con Nico. Tornava a casa dopo aver festeggiato il diploma con una sbronza colossale. Pensava di aver raggiunto un traguardo. Di essere arrivato da qualche parte. Invece si sbagliava di grosso. 
Tra un inciampo e l’altro, erano riusciti a portare il comodino in camera. Non aveva mai riso tanto in vita sua, anche se non ricorda più cosa li avesse divertiti a quel modo.
I ricordi sono strani. Spesso sono solo sensazioni, immagini sfocate, odori, ma nonostante la loro rarefazione hanno una potenza sorprendente. Chi sa se mentono? si chiede. 

 
3
Al campo da basket Mingo si ferma e accende una sigaretta. Ragazzini dalla pelle di diversi colori giocano insieme sotto il sole cocente. Il padre gli dice sempre che, se non esistessero i governi assetati di soldi e potere, non esisterebbero nemmeno le guerre per religione, razza o cultura. La gente, quella comune che è abituata a lavorare per campare, non si dichiara guerra, ha troppo da fare per pensare a queste cavolate. È la gente che non vuole lavorare che mette contro le persone comuni per arricchirsi. 



4
A Nico piace fumare e osservare i topi nuotare come delfini. Preferisce gli animali agli esseri umani. Con le bestie riesce a trovare una connessione. Lui le capisce e sente che loro capiscono lui. Non sa il perché, non lo sa spiegare, ma sa che è così.
Un ragazzo si fa un buco qualche metro più in là, nel buio. 
Per lui un tossico ha proprio voglia di ammazzarsi e questo è un pensiero complesso che alla fine ha un senso. Il dolore lo rispetta. Però, lui è diverso. Ha più spirito di conservazione. È più vicino all’istinto animale che ai tormenti esistenziali. È proprio questa sua primordiale semplicità che gli fa apprezzare l’aroma ruvido e invadente del fumo-copertone, l’eleganza dei ratti, la pace della solitudine. Non ha per niente voglia di ammazzarsi, ma a volte ammazzerebbe volentieri qualcuno. Avrebbe voluto essere al posto di Mingo e fracassare il cranio del cinese. Se l’avesse fatto si sarebbe sentito, finalmente, un uomo: senza paura.


5
In dieci minuti Chiara guadagnerà quello che le danno le signore milanesi per quattro ore di pulizie. Le detesta. Quando la pagano, tirano sul prezzo, ma spendono il doppio in creme per il corpo. Probabilmente l’odio tra loro è reciproco. Lei ha diciotto anni, è bella e le basta sbottonare la camicetta per avere le attenzioni dei loro compagni. Attenzioni che, spesso, ha cercato solo per fare sfregio a queste donne che vogliono essere chiamate signore.                                                         Alcuni dei loro mariti sono diventati pure suoi clienti. Per lei è facile adescarli. Soprattutto quando si tratta di over cinquanta. Loro la desiderano. La cosa va oltre il piacere sessuale, anzi quasi non c’entra nulla con il sesso, per molti è solo una rivincita sulla vecchiaia, sulla vita monotona e benestante e sulla sveglia che da trent’anni suona alle sette. Per loro è solo un modo di sentire ancora una volta il battito del cuore, anche solo per il tempo di un coito.      

Biografia autrice :
Giustina Gnasso è nata ad Aversa nel 1980. Da 13 anni vive a Milano dove lavora come copywriter. 

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.