lunedì 9 settembre 2019

Recensione del libro '' La prima stella a destra di Luce ''



Titolo: La prima stella a destra 
Autore; Luce 
Costo ebook: 4,49
Costo cartaceo: 15,00
Link di acquisto: Qui
Data di pubblicazione: 8 luglio 2019
Lunghezza delle pagine: 202 

Trama:
 Quante volte, da bambini, avete provato a volare sull'altalena? Quante altre avete chiesto aiuto per volare un po' più in alto, per raggiungere le stelle dei vostri sogni? Proprio loro che da grandi sono completamente differenti. Perché quando perdi un pezzo di vita, non sai più distinguere il sogno dalla realtà, le proprie speranze dalla sola verità. Per Michelle, la vita era una piccola sfera di cristallo che col tempo è venuta mancare, cadendo e perdendo i suoi cocci qua e là. Quei cocci fatti di persone e di fiducia. E si sa: la fiducia, un po' come le persone, una volta andata non torna più. Poi è arrivato lui, Fabrizio, l'amore che l'ha salvata. Ed è stato quando ha sorriso senza accorgersene che ha compreso che era finita: era uscita dal tunnel dell'oscurità, lungo una vita.

Recensione:

 Fin dalle prime pagine si nota come la vita di Michelle, la protagonista, non sia tutta rose e fiori. Lo è stata. Aveva una grande famiglia che amava, un ragazzo che pensava di amare, una vita tranquilla, delle amiche che adorava. Piano piano tutto va in pezzi. La sua famiglia la tradisce, il suo ragazzo la picchia, le sue amiche la abbandonano. E lei entra in un vortice di emozioni difficili e da cui è difficile risalire, tanto che le procureranno diversi problemi a livello fisico e mentale.
Fabrizio è il porto sicuro dove rifugiarsi, dove lasciare che le brutture del mondo non la raggiungano. Ecco, il rapporto con Fabrizio è un'argomento che avrei voluto vedere un po' di più, mi è mancato in alcune parti.
Non vorrei sbagliarmi, ma leggendo il romanzo mi è parso di capire che la storia narrata è davvero accaduta e l'autrice riversa nelle pagine tutti i suoi sentimenti, tutte le sue domande, tutta la sua rabbia.
Quello che mi è piaciuto di più è stato il modo in cui sono stati trattati dei temi comunque molto complessi, con semplicità, ma soprattutto con verità, senza risparmiarci le cose più brutte da vedere, il dolore atroce dietro la vicenda. Perché è giusto che sappiamo che quando compiamo una scelta, essa si riversa sulle persone che ci stanno attorno, e quando sbagliamo le persone soffrono!

Scrittura: la scrittura è semplice e scorrevole, carica di domande, di sofferenza, di emozioni.

Voto: 4/5

7 commenti:

  1. L'ho letto anch'io e l'ho trovato molto carino. Il problema della grammatica scorretta non l'ho considerato essendo un self

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  2. Non è possibile nel 2019 vedere ancora libri self con grammatica scorretta e errori. Ok una svista di battitura (a volte capitano anche nelle grandi CE) ma la grammatica è basilare, non è concepibile una pubblicazione così.

    Inoltre questo tipo di trame, per quanto autobiografiche, le trovo altamente dannose... Da quanto si possa intuire, la protagonista inizia a soffrire di depressione in seguito a dei problemi sociali e familiari, di certo non è il rapporto con un tizio x a risolvere la cosa. Spero sia stata più profonda di ciò che ho intuito appena dalla recensione.

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    1. Chiedo scusa...altamente dannose per chi? Le Trame autobiografiche dovrebbero essere solo educative, costruttive e mai dannose. Le faccio un esempio di libro autobiografico: Rapita dalla giustizia. Un libro di cultura e intriso di un dolore familiare che non ha eguali. Pensi che c'è stato persino un film. Nella storia di qualcuno potrebbero esserci gli errori di molte altre persone, le stesse che, leggendo un libro, possono decidere di tornare sui propri passi e cambiare un finale drastico e triste. La protagonista non inizia a soffrire di depressione, tutt'altro. Lotta a denti stretti per non perdere il suo nucleo familiare e quando comprende che è arrivata comumque troppo tardi, perché all'evo era solo una ragazzina, si rimbocca le maniche per migliorare il finale di una vita piena di immolazioni. E di certo non è il rapporto "con un tizio" a risolvere una cosa. Ha fatto molto di più ma lei non può saperlo perché si è basata su una breve recensione. Sono a favore delle critiche in ogni caso, specie se costruttive e frutto di una valutazione. Sparate a caso mai, specie se si giudica un vissuto che non è il proprio, reputandolo dannoso. Dannoso per chi l'ha vissuto certamente, per i lettori dovrebbe essere solo motivo di riflessione.

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    2. quando il libro ci è stato mandato nessuno ci ha detto che era una bozza, infatti la mia collaboratrice avuto difficoltà ad andare avanti. Ma dopo averci chiarito il tutto con l'autrice tra poco modifichiamo la recensione. Scusateci tanto.

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  3. La trama mi ha colpita tantissimo, ci penserò! Aspetto la recensione aggiornata

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  4. Dai, vanno bene gli errori di battitura, ma gli errori grammaticali...anche essendo self una rilettura generale prima di pubblicarlo, da qualcuno di esterno, ci vuole sempre 🤦🏻‍♀️

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  5. me ne stanno parlando tutti davvero molto bene!

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