venerdì 21 febbraio 2020

Intervista a Vanessa Sobrero !

Buon giorno lettori ! 
Oggi sono qui a intervistare un autrice di cui sono molto felice e orgogliosa !
Un autrice che ho già letto i suoi libri e che vi stra consiglio ! 


1- Com'è nata la passione per la scrittura? 
Credo che la mia passione per la scrittura sia stata un'evoluzione della mia passione per la lettura, dopo tanti libri letti ti dici: "Voglio scrivere anche io!". Il primo vero approccio alla scrittura è stato alle scuole medie, quando ho iniziato a scrivere poesie, innamorandomi del Simbolismo francese. Al liceo sono passata ai racconti e ad abbozzare qualche romanzo (mai finito). Nel 2016 ho scoperto la piattaforma di Wattpad e sono riuscita a concludere il mio primo libro, In ogni stella nascosta. E nel 2017 ho pubblicato il mio libro semi-autobiografico triste-e-deprimente-pseudo-romanzo-rosa: Tra mille baci d'addio.

2- Da dove nascono le tue storie? 

Di solito traggo ispirazione dalla mia vita quotidiana (soprattutto per le scene comiche, perché me ne capitano di ogni), dalla musica e anche dalle serie TV. Ho sempre scritto di getto, lasciandomi trasportare dall'immaginazione di una scena, o da un dialogo tra due personaggi. Ultimamente però sto provando a scrivere in modo più strutturato, studiando al meglio la trama prima di iniziare a scrivere (motivo per cui sto in ansia e non pubblico un libro da maggio 2018).

3- Oltre alla scrittura cosa ti piace fare? 

Mangiare. Cucinare. Guardare serie TV. Leggere. E ogni tanto esco anche con i miei amici. Sì, ho degli amici.
4- Con quale tuo libro ti senti più legato? E perché? 

I fiori del male, di Charles Baudelaire. È stato il primo libro di poesie che ho comprato e che ho riletto più volte. Continene tutta la follia, il simbolismo e il male di vivere che un lettore di poesia possa desiderate.

5- Da dov'è nata l'idea di scrivere una raccolta di poesie? 

In realtà, come dicevo prima, ho sempre scritto poesie. È il modo più primordiale in cui riesco a comunicare attraverso la scrittura. La poesia è istintiva, è di pancia, di cuore, e di orecchio. Per qualche tempo, però mi sono concentrata soprattutto sulla scrittura di romanzi e quindi ho abbandonato un po' questo genere (anche se ho sempre letto libri di poesie, almeno uno all'anno). In questi ultimi due anni, però, ho ricominciato a scrivere poesie. Un po' perché ero ispirata dal mio cuore infranto, un po' perché mi serviva scrivere qualcosa da pubblicare sulla mia pagina Instagram, e alla fine mi sono accorta che tutti i versi che scrivevo erano collegati, formavano la storia chiara e definita di una storia d'amore impossibile. Però non volevo pubblicare solo le mie parole, volevo riempire gli spazi, ispirata dai libri di Rupi Kaur. Quindi inizialmente avevo pensato di illustrare io le poesie, ho comprato uno sketch-book, un pacco di matite e poi... niente. Mi sono lasciata sopraffarre dalla mia insicurezza.
Così, un giorno, parlando con un'amica (Chiara Turati) ci siamo rese conto che eravano in un momento molto simile delle nostre vite: entrambe prive di stimoli, di motivazione, ma con la voglia di fare qualcosa di bello. Così le ho proposto di illustrare le mie poesie e credo sia stata la decisione migliore della mia vita.

6- Curiosità.. Scrivi di giorno o di notte? 

Sono un animale notturno e scrivo principalmente dopo il tramonto, o il pomeriggio tardi. Le poesie le scrivo quasi sempre di notte, quando non riesco a dormire, quando sono triste e soprattutto quando sono sbronza.

7-Parlaci un po' di te... 
Ciao, sono Vanessa e non bevo da 24 ore. 
All'anagrafe dicono che mi chiami Valeria, ma io mi sento tanto più Vanessa come autrice e ogni tanto qualcuno mi chiama agatha-brioches, ma in realtà è il titolo di una canzone dell'Officina della camomilla. Ho 26 anni, 27 questo marzo, ma non ci voglio pensare... Va tutto bene... Va tutto bene. 
Formalmente studio ingegneria chimica al Politecnico di Milano, ma sono fuoricorso di qualche anno perché per un certo periodo mi sono dedicata solo alla scrittura, per altri periodi a fissare il soffitto e meditare sulla mia vita.
Parlo spesso da sola, a volte con il mio gatto, ogni tanto con persone reali. 
Leggo spesso, ma guardo più serie TV, perché mi aiuta svuotare la mente (che spesso è tanto rumorosa). Sono un'autrice in erba, ma non la fumo, giuro. Faccio foto ai libri che leggo e li recensisco sul mio blog. Cucino con cose scadute seguendo male le ricette, mi registro mentre faccio questi scempi culinari e li pubblico pure su Instagram.
Il mio sogno più grande è trasferirmi in una baita in montagna e vivere di tonno in scatola e vino per sempre, insieme a una dozzina di gatti. 
E scrivere tutto il giorno, ovviamente. 

8- Scriveresti mai un genere diverso dal tuo? Se si quale?

So di essere conosciuta principalmente per le mie storie d'amore, ma nelle cartelle segrete del mio computer si annidano storie di (quasi) ogni genere. Mi piace spaziare, dall'urban fantasy trash al thriller umoristico. L'unico genere che non riuscirei mai a scrivere credo sia il romanzo storico, più che altro perché sono una perfezionista ossessivo compulsiva e impazzirei nel cercare di ricreare i dettagli storici corretti.

Eccoci arrivati alla fine! 
Spero che vi sia piaciuta!

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