Trama:
Recensione:
*POSSIBILI SPOILER DEI LIBRI PRECEDENTI*
In questo volume finalmente Chaol, la Mano del re Dorian, e Nesryn, suo capitano della guardia, arrivano nel khaganato per chiedere l'aiuto del Gran khagan e del suo esercito. Ma per arrivare a lui, devono prima passare sotto le grinfie dei suoi numerosi figli, che vogliono al contempo proteggerlo e mostrarsi degni del suo favore per essere nominati eredi.
Arghun, il primogenito, è il più astuto dei fratelli, ha spie ovunque e usa quello che scopre a suo vantaggio. Purtroppo si rivela anche il più antipatico e in più occasioni è decisamente insopportabile. Non so perché, ma mentre leggevo me lo immaginavo con una vocetta acuta e penetrante, fastidiosa, come lui insomma!
Sartaq invece è il capo dei rukhin, popolo che cavalca i ruk, grossi uccelli che usano per andare in battaglia. Come le streghe fanno con i draghi, per intenderci. È, tra tutti i fratelli, quello che comprende meglio i vantaggi di un'alleanza con Aelin e Dorian e sarà di grande aiuto ai nostri ragazzi per perorare la loro causa. È coraggioso e decisamente intrigante.
Kashin è il capo dell'esercito di terra, è fedelissimo al padre, è onesto, capace di obbedire agli ordini senza fiatare, ed è il più gentile e generoso di tutti. Un ottimo personaggio, insieme a Sartaq, sono i fratelli che ho apprezzato di più.
Hasar è la sorella che sono riuscita a inquadrare meno, ama molto sia la sua amante che sua sorella minore, è disposta a tutto per loro, ma è anche una gradassa, una che si crogiola nel potere di cui gode, ed è la comandante della flotta. È un personaggio controverso, a volte mi è piaciuto, a volte meno. A volte avrei voluto cavarle gli occhi.
Alla fine del libro l'avrei sposata.
Duva è la sorella più piccola, incinta, dolce e delicata, sembra un piccolo fiorellino, si vede poco, ma è molto carina.
Chaol e Nesryn dovranno cercare di portarli dalla loro parte per arrivare al padre e ai suoi uomini.
Infine abbiamo la guaritrice, Yrene, che porta dentro il cuore un pesante fardello, ma che riesce a metterlo da parte per provare a guarire Chaol.
È testarda come un mulo, coraggiosa, capace di riconoscere i propri errori e di tornare sui propri passi, ha un cuore grande grande, è impossibile che non vi piaccia!
Finalmente in questo volume ho ritrovato lo Chaol che avevo amato all'inizio della saga, un uomo generoso, gentile, che per un pò è stato incattivito e scontroso a causa di tutto che quello gli è successo, ma che alla fine è... cresciuto. Era ed è tornato ad essere il mio personaggio preferito. Non posso dire troppo, ma finalmente lo vediamo affrontare sé stesso e le sue paure.
La scrittura della Maas è sempre coinvolgente, descrittiva al punto giusto, i nuovi luoghi che ci porta a visitare sono davvero magici! Il palazzo del khagan, la Torre delle guaritrici, con la sua immensa biblioteca, i deserti, i cieli solcati coi ruk, le montagne.
Le immagini sono così vivide, che mi è sembrato di vederle sempre mentre leggevo!
Per il momento, la saga non è ancora finita, chissà, trovo che sia il mio volume preferito, vuoi perché ho ritrovato il mio personaggio preferito, vuoi perché c'è stato più spazio per i luoghi e per il romance, vuoi perché ha introdotto tanti nuovi personaggi bellissimi, alla fine per me è super promosso!
Voto 5/5💛
A presto !
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